Presentazione

DIMANCHE MATIN

Gino Seguso

La signora Emanuela Fuga Seguso, moglie del Maestro, nel suo salotto a Santa Maria del Giglio. Seconda metа degli anni ‘50.

Era un giorno d’inverno e mio padre aveva, allora, l’età che io ho oggi (82 anni). Attendevamo la visita della “delegazione” di Tiffany.

Tiffany è nostro cliente ininterrottamente dal 1948/49. Due volte all’anno venivano a Murano per pianificare gli ordini e creare i prototipi degli oggetti che sarebbero stati venduti nell’anno successivo ed ancor dopo. Prendere idee, fare degli schizzi, creare novità, realizzare nuovi campioni in fornace con un maestro esecutore qual era Archimede Seguso, oltre ad essere per John Loring ed i suoi collaboratori un piacere visivo e fisico era anche uno spettacolo indimenticabile.

Quella domenica in fornace, dopo l’inevitabile abbraccio completato da sorrisi, complimenti, strette di mano e gesti amichevoli, John Loring aveva già colto il particolare di ciò che dominava la scena in fornace e sentenziò: “Cette nouvelle collection on l’appelle Dimanche Matin”.

Il quaderno ricorda una serie di “vasi e coppe a raggi”. Una collezione monotematica prepotentemente inondata dalla luce; colore, sensazione di infinito e di grandezza, di festa: “Dimanche Matin” riempiono la mente ed il cuore.

In alto: altari del Duomo di Udine

Sotto: dettaglio scultura, Archimede Seguso

Attualità culturale

“...SONO LE OPERE

CHE HANNO VALORE”

Una signora veneziana guardando uno di questi vasi esprime: ‘’Ma è il Redentore!!1’ E’ stata questa l’ispirazione di Archimede? Oppure, se Archimede abbia guardato le figure in oro irradianti degli ornamenti nello stile Luigi XIV per ispirarsi, non è noto; sicuramente in tal caso ha aggiunto la sua modernità.

Oppure ancora... Accadesse anche ad Archimede come ci ricorda Gabriele D’Annunzio ne “Il Fuoco”2: “Io non comprendo perché oggi i poeti si sdegnino contro la volgarità dell’epoca presente e si rammarichino d’esser nati troppo tardi o troppo presto. Io penso che ogni uomo d’intelletto possa, oggi come sempre, nella vita creare la propria favola bella. Bisogna guardare nel turbinio confuso della vita con quello stesso spirito fantastico con cui i discepoli del Vinci erano dal maestro consigliati di guardare nelle macchie dei muri, nella cenere del fuoco, nei nuvoli, nei fanghi e in altri simili luoghi per trovarvi “invenzioni mirabilissime” e “infinite cose”. Allo stesso modo, aggiungeva Leonardo, troverete nel suono delle campane ogni nome e vocabolo che vi piacerà d’imaginare. Quel maestro sapeva bene che il caso – come già dimostrò la spugna d’Apelle – è sempre amico dell’artefice ingegnoso. Per me, ad esempio, sono

costanti cagioni di meraviglia la facilità e la grazia con cui il caso asseconda lo svolgersi armonico della mia invenzione. 

Sicuramente John Loring quella domenica mattina vide lo svolgersi armonico di questa nuova invenzione gioiosa. La maggioranza di tutti questi vasi è massiccia, assolutamente maschile, fortemente impegnativa e, nel contempo, ridente, dolce, femminile. E’ un trionfo vitale. Archimede ha concepito queste opere, ed ha impiegato molti giorni e diversi momenti per la loro realizzazione. La lavorazione parzialmente avviene con la tecnica delle murrine, che vengono preparate con anticipo; quindi con un’altra tecnica ha formato la composizione ed ha soffiato l’opera, modellandola. Non mi dilungo perché mi sono riproposto di edire un quaderno d’immagini. Seguo ancora una volta mio padre che diceva quando si blaterava troppo: ‘”Xe i fati che conta” “Sono le opere che hanno valore”.

In fotografia: “La Nuova Venezia”,venerd. 16 luglio 2004, pag. III

  1. Chiesa e Festa del Redentore: fuochi d’artificio della tradizionale festa veneziana, celebrata la terza domenica di luglio di ogni anno, per ricordare la Grazia, ricevuta dalla citt. di Venezia, che ha posto fine all’epidemia di peste del 1575-1577. Per volere del Doge dell’epoca, Alvise I Mocenigo, ogni anno si sarebbe dovuta tenere una processione verso la Chiesa del Redentore, costruita in quell’occasione.
  2. D’Annunzio, Gabriele. Il fuoco, in Prose di romanzi vol. II, pag 584. Verona: Arnoldo Mondadori Editore, 1953. Il romanzo, ambientato in una Venezia di fine ‘800, ha come protagonista il giovane poeta Stelio Effrena e parla di un Seguso (op. cit. pag. 786), a cui viene dedicato un lungo paragrafo dove si descrive la maestrìa di questa famiglia nell’arte del vetro.

In fotografia: “La Nuova Venezia”, testo di Aldo Trivellato, venerd. 16 luglio 2004, pag. IX

COLLEZIONE RAGGI

1992

Piatto 9450 rotondo in cristallo con quattro file di sei tessere policrome. Misure: diametro 43 cm.

Coppa 9451 quadrangolare in cristallo con tre file di otto tessere policrome. Misure: h 16 x 27 cm.

Coppa 9452 tondeggiante decorata da tessere policrome sparse e macchie ametista. Misure: h 18 x 28 cm.

Vaso 9453 tondeggiante con collo cilindrico e base in cristallo, con tre file di sei tessere nei toni del giallo, rosso e blu cobalto. Misure: h 30 x 28.

Vaso 9455 tondeggiante con collo dal bordo allargato e tre file di cinque larghe tessere policrome. Misure: h 32 cm.

Piatto 9454 in cristallo con tre file di cinque tessere in giallo, verde e rosso accesi. Misure: diametro 33 cm.

Vaso 9456 ovoidale leggermente appiattito in cristallo con quattro file di nove fitte tessere policrome. Misure: h 32 cm.

Vaso 9457 tondeggiante in cristallo con quattro file di otto tessere multicolori. Misure: h 30 x 26 cm.

Vaso 9458 cilindrico dalla base arrotondata in cristallo con quattro file di sei larghe tessere policrome. Misure: h 29 x 17 cm.

Coppa 9459 quadrangolare in cristallo con tre file di cinque tessere policrome strette e allargate. Misure: h 15 x 26 cm.

Vaso 9460 tondeggiante con collo conico e due file di sei larghe tessere nei colori del blu cobalto, rosso e verde. Misure: h 27 cm.

Vaso 9461 tondeggiante con collo stretto e bombato in cristallo e due file di sei larghe tessere policrome. Misure: h 22 x 20 cm.

Vaso 9462 ovale leggermente stretto verso il collo, in vetro rosso con due file di sei tessere rosse e verdi. Misure: h 29 cm.

Vaso 9463 cilindrico pi. stretto alla base con due file di quattro tessere molto larghe in giallo, rosso e verde tenui. Misure: h 26 cm

Vaso 9464 tondeggiante dal collo stretto con filo blu cobalto, in cristallo e blu cobalto con due file di sei larghe tessere di vetro avventurina contornate da filo ametista. Misure:m h 27 x 19 cm.

Vaso 9465 ovoidale con collo aperto in cristallo con quattro larghe tessere rotonde. Misure: h 27 cm.

Vaso 9466 cilindrico in cristallo a macchie verdi con due file di sei larghe tessere con vetro avventurina e ametista. Misure: h 30 x 18 cm

Piatto 9468 in vetro verde con filo nero sulla base e sul bordo superiore, con due file di sei larghe tessere con vetro avventurina. Misure: h 8 x 36 cm.

Coppa 9467 con filo blu cobalto in cristallo e fascia blu cobalto con due file di sei larghe tessere con vetro avventurina. Misure: h 12 x 27 cm.

Coppa 9469 tondeggiante con bordo leggermente aperto e base cristallo, in cristallo con due file di sei larghe tessere compatte in blu cobalto, rosso e verde. Misure: h 12 x 24 cm.

Vaso 9470 ovale in cristallo con due file di sei larghe tessere in vetro avventurina e verde, contornate da filo ametista. Misure: h 23 cm.

Vaso 9471 tondeggiante con collo stretto in cristallo con due file di sei tessere blu cobalto, rosso e ametista, contornate da filo ametista. Misure: h 17 x 20 cm.

Vaso 9472 tondeggiante con base in cristallo e collo stretto con filo ametista, in cristallo con una fila di grandi tessere con contorno ametista.

Vaso 9473 tondeggiante con collo cilindrico, in cristallo con tre file di sei larghe tessere in rosso, blu cobalto, verde e ametista. Misure: h 18 x 20 cm.

Vaso 9474 cilindrico allargato verso la base in cristallo con due file di sei tessere molto larghe contornate da filo ametista. Misure: h 24 cm.

Vaso 9475 ovale con collo leggermente aperto in cristallo con due file di quattro tessere con vetro avventurina alternate a fasce di vetro rosso, contornate da filo ametista. Misure: h 23 cm.

Vaso 9476 cilindrico allargato verso la base, con due file di sei tessere rosse, verdi e ametista che ricoprono completamente la superficie dell’opera.

Vaso 9477 ovale con collo cilindrico in cristallo, con due file di quattro larghe tessere lilla e blu cobalto, contornate da filo ametista. Misure: h 26 cm.

Vaso 9478 tondeggiante con collo stretto in cristallo con due file di due tessere alternate a fasce di vetro verde, contornate da filo ametista. Misure: h 23 cm.

Vaso 9479 tondeggiante con collo stretto, decorato da due piccoli manici arricciati, in cristallo con una fascia centrale composta da due file di sei tessere policrome. Misure: h 21 x 22 cm.

Coppa 9480 tondeggiante con bordo leggermente aperto, in cristallo con due file di quattro tessere molto larghe rosa e blu cobalto contornate da filo verde. Misure: h 11 x 20 cm.

Vaso 9481 tondeggiante con collo molto stretto a bottiglia, in cristallo con foglia oro 24 carati e una fila di sei larghe tessere policrome a decorare l’intera superficie dell’opera. Misure: h 10 x 14 cm.